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Trento, 5 novembre 2013
AVANTI VERDI: DALLO STOP AL RILANCIO
di Lucia Coppola, consigliere comunale Verde capolista alle provinciali
dal Trentino di martedì 5 novembre 2013

La delusione per gli esiti delle elezioni per quanto attiene la mancata presenza di un consigliere/a Ecologista e Verde nel prossimo consiglio provinciale, non ci deve vedere protagonisti tristi e cupi di polemiche sterili che sono destinate a non portare da nessuna parte. Che fanno male.

Certo, i conti col passato, ma anche col presente e col futuro, vanno fatti, ma in un' ottica di rilancio, non tanto e non solo delle persone che questo cammino l'hanno intrapreso, quanto dei temi che ci sono cari.

Molti e molte di noi ci hanno creduto alla presenza qualificata dei Verdi nel Consiglio provinciale e magari anche in Giunta; abbiamo lavorato sodo per costruire consensi, per raccontarci e raccontare il nostro programma. Che è un bel programma, fattibile, concreto e con una visione.

Abbiamo accolto con soddisfazione l'arrivo nel partito di nuove persone, qualificate, competenti, con professionalità spendibili, appassionate. Di giovani che non si lasciano trasportare dalla corrente del “così fan tutti”, dai pregiudizi, dal richiamo dei partiti forti, rassicuranti, inclusivi. Di coloro che si riconoscono anche in esperienze, di nicchia forse, ma non certo per la forza che le tematiche ambientaliste hanno in questa nostra epoca. Se la politica non terrà conto in modo significativo di quanto è importante la difesa del territorio, dell'ambiente, della bio-diversità, dei beni comuni, anche il Trentino sarà destinato ad avere una qualità di vita sempre più difficile, sia per quanto riguarda il lavoro e l'economia, che per quanto attiene alle risorse, alla salute, al futuro dei nostri figli e nipoti.

L'elettorato non ci ha premiato né sul piano personale, ahimè, né su quello politico, ma certo le persone che, nonostante le palesi difficoltà a emergere in un panorama così dispersivo e frammentato, ci hanno votato e fatto votare, meritano il nostro grazie più sentito. E anche il nostro impegno, a garanzia di presidio nella società civile e nelle istituzioni in cui siamo rappresentati.

Io non faccio parte della scuola di pensiero che tende a buttare sugli altri, sul destino cinico e baro, sconfitte e delusioni. Rialzo la testa con dignità, mi riprendo dalla amarezza pur cocente e dalla fatica dandomi un po' di tempo, quanto serve per metabolizzare questo piccolo dolore (quelli veri sono altri), e poi riparto: per me stessa innanzitutto, per chi ha creduto in me, ma soprattutto per le cose in cui io credo e per cui lotto, mi batto, lavoro da un tempo infinito.

L'esperienza delle elezioni primarie e poi di quelle provinciali, avendole vissute in prima linea, mi ha consentito di portare il tema della sostenibilità, la sfida della modernità nella conversione ecologica del sistema industriale ed economico, i temi del risparmio energetico, delle energie rinnovabili, la politica dei rifiuti basata sul riciclo e il riuso, sulla non combustione, il tema dei cambiamenti climatici e delle conseguenze letali dell'effetto serra, dentro il dibattito con i miei competitori, e anche dentro il programma del presidente Ugo Rossi.

Certo che c'è ancora bisogno dei Verdi in Trentino! A livello nazionale il Ministero dell'Ambiente ha subito negli ultimi anni un taglio dei finanziamenti del 75%. Ciò non dovrà mai accadere da noi. Investire sulla tutela del nostro territorio, così prezioso e fragile, è una priorità assoluta. Il presidente Rossi dovrà necessariamente tenere conto di noi Verdi, che abbiamo lavorato al suo fianco in questi mesi in un costruttivo rapporto di collaborazione e scambio. Insieme dobbiamo impegnarci perché l'impronta ecologica che noi lasciamo sul suolo che calpestiamo, in cui lavoriamo e viviamo sia più lieve e ci consenta di consegnare un Trentino sano e in armonia alle generazioni future.

Gli esiti, in parte scontati, della nostra presenza in questa competizione elettorale non sono perciò “colpe” per le quali dobbiamo fustigarci. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo.

Nelle passate elezioni non erano presenti né Sel né Cinque Stelle, che hanno programmi su tanti temi molto simili ai nostri. Non c'era neppure questa tendenza forte ad essere dentro partiti onnicomprensivi, in cui le sensibilità più diverse possono trovare accoglienza, forse a scapito di un appiattimento generale e di un senso di onnipotenza a prescindere da quello che si fa, che si dice, che si propone. Non c'era la disillusione e lo scoramento che hanno portato a 13 mila schede nulle o bianche e al prevalere del maggior partito presente in queste elezioni: quello dei non votanti.

Io sono convinta della necessità di un apporto plurale, differenziato, articolato. Credo nella bio-diversità anche in politica: delle idee, dei programmi, delle storie personali, dei modi di viverla. Sono fiera del mio lavoro, lungo una vita, in tanti ambiti del vivere sociale della mia città e del Trentino, dell'onestà intellettuale con cui cerco quotidianamente di svolgerlo, del mio impegno sincero per il bene comune e per la buona politica.

Che fortunatamente mi sono stati riconosciuti, pur nella sconfitta che mi riguarda anche personalmente.

Cercherò, compatibilmente con il mio tempo, la mia energia, la mia forza, e anche con l'inevitabile delusione e fragilità di questi giorni, “di continuare in ciò che è giusto” (A. Langer).

Lucia Coppola
consigliere comunale Verde capolista alle provinciali

 

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